Stefan Zweig

È stato uno scrittore,giornalista, drammaturgo e poeta austriaco naturalizzato britannico. All'apice della sua carriera letteraria, tra gli anni venti e gli anni trenta, è stato uno degli scrittori più famosi del mondo. Mediatore fra le nazioni, animato da sentimenti pacifisti e umanisti, è noto come autore di parecchie novelle e biografie.

All'inizio della prima guerra mondiale ritornò a Vienna dal Belgio, dov'era stato con Verhaeren. Dal 1917 fino alla fine della guerra passò la maggior parte del tempo in Svizzera, in particolare a Zurigo e Ginevra, dove tenne contatti con Hesse, James Joyce e Ferruccio Busoni.

Dopo la guerra tornò in Austria, dove si stabilì, a Salisburgo, insieme alla moglie. In questo periodo ebbe inizio il suo grande successo come scrittore, accompagnato da grande sfiducia dell'autore verso se stesso, divenendo l'autore più tradotto nel mondo del suo periodo.

Nel 1933 le opere di Zweig vennero bruciate dai nazisti. Zweig era fiero di condividere questa sorte con personaggi celebri come Thomas e Heinrich Mann, Franz Werfel, Sigmund Freud e Albert Einstein. Nel 1934 lasciò l'Austria per raggiungere Londra senza la sua famiglia. Nel 1938, dopo l'annessione dell'Austria, chiese la cittadinanza inglese. Nello stesso anno divorziò dalla moglie Friderike e nel 1939 sposò la giovanissima Lotte Altmann, con la quale andò ad abitare a New York nel 1940, ben sapendo che non avrebbe più rivisto l'Europa. L'anno seguente si spostò a Petrópolis in Brasile. Qui si suicidò insieme alla sua seconda moglie il 23 febbraio 1942.