Jacopo Ferretti

Introdotto precocemente dal padre allo studio della letteratura, Ferretti, già in giovane età, padroneggiava, oltre al latino ed al greco antico, anche l'inglese ed il francese ed iniziò anche molto presto a verseggiare: sebbene, intorno ai trent'anni, trovasse impiego presso la manifattura tabacchi (occupazione che svolgerà praticamente per tutta la vita), ebbe tuttavia modo di essere uno scrittore estremamente prolifico, spaziando fra i diversi generi, fino ai più curiosi – dalle lettere d'amore ai discorsi d'augurio e benvenuto; la sua fama rimane comunque legata ai libretti d'opera, anche se molti di essi sono ad oggi dimenticati.
In tale campo, il suo maggiore successo è senza dubbio il libretto de La Cenerentola ossia La bontà in trionfo, scritto per essere messo in musica da Gioachino Rossini. Ferretti scriverà per il maestro pesarese un solo altro libretto la Matilde di Shabran nel 1821.
Quantitativamente maggiore fu invece la collaborazione con il maestro Gaetano Donizetti per cui Ferretti, fra il 1824 e il 1833, scrisse ben cinque libretti: Zoraida di Granata, L'ajo nell'imbarazzo, Olivo e Pasquale, Il furioso all'isola di San Domingo e Torquato Tasso.
Ferretti aveva sposato la cantante e compositrice, Teresa Terziani, figlia del - all'epoca assai noto - compositore Pietro e a sua volta Socia della Congregazione e Accademia di Santa Cecilia.: la loro casa era quindi ritrovo di poeti e di musicisti fra i quali, appunto, Donizetti di cui Ferretti, oltre che collaboratore, fu buon amico.


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Fonte wikipedia